Negli ultimi giorni è stato il mal di schiena il mio compagno di viaggio, una dolorosa pausa forzata che mi è servita a disintossicarmi dalla frenesia spesso inutile e destabilizzante della cronaca. Certo, ho seguito con entusiasmo da finale dei mondiali la questione della salma di Vittorio Emanuele III, così come fra un’iniezione e l’altra di Voltaren e Muscoril ho capito che il mondo gravita attorno a Maria Elena Boschi e al suo vagabondare da piazzista di pentole a pressione... Continua a leggere
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