Ora, la faccenda stava assumendo i tratti del ridicolo sin da subito. Harvey Weinstein, il giubilato produttore di Hollywood che si sarebbe scopato praticamente qualsiasi cosa respirasse nell’arco di un chilometro dal suo studio, ormai è un morto che cammina, bannato dal genere umano e destinato a un triste destino. Contro di lui, chiunque ha qualcosa da dire e in Italia abbiamo vissuto per giorni il patetico teatrino di Asia Argento (ieri ci ha pensato Miriana Trevisan, ex “Non... Continua a leggere
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